Occhiali per luce blu: tutto quello che c’è da sapere
Sentiamo molto parlare di occhiali per luce blu, ma quanto c’è di vero in ciò che leggiamo nei manuali dei fornitori e nelle recensioni? E, soprattutto, funzionano? Scopriamolo insieme.
Occhiali per luce blu: identikit e funzionamento
La loro finalità è la schermatura degli occhi dalle radiazioni emesse dai dispositivi dotati di monitor. PC, TV, smartphone, tablet stancano la vista, soprattutto quando il loro utilizzo è assiduo.
I benefici di questi occhiali si fanno sentire con una maggiore efficienza sul lavoro e in un riposo notturno più ristoratore; pertanto contribuiscono a migliorare la qualità della vita nel suo complesso. Raggiungono 3 obiettivi:
- visione più nitida
- protezione dai raggi UV
- mantenimento del bioritmo dopo il tramonto, senza sfasamenti nel sonno.
Conformazione dei dispositivi blue light
Le lenti degli occhi per luce blu sono fatte in resina trasparente CR-39 o MR-8, quest’ultima perfetta per indici di rifrazione 1.6 e 1.67. Vantano proprietà anti-graffio e altamente schermanti nei confronti delle radiazioni luminose. Le montature, invece, possono essere metalliche (in genere in acciaio), in nylon resistente (TR90) o in materiale plastico biodegradabile (G850).
Prestazioni degli occhiali anti luce blu
Qui bisogna distinguere tra i polimeri di cui sono composte le lenti. Nel caso della resina CR-39, si riscontrano abitualmente:
- resistenza ai graffi
- refrattarietà a vernici, sostanze chimiche, etc…
- spessore leggermente superiore alla media.
La lente in MR-8, invece, risulta:
- morbida e flessibile
- sottile
- anti-graffio
- idonea a trattamenti che la rendono ancora più resistente.
Colore delle lenti per luce blu
Come hanno notato in molti, le lenti degli occhiali blue light hanno una tonalità che va dal giallo pallido al color ambra. È proprio grazie alle gradazioni di tale spettro cromatico che è possibile dare una buona schermatura dai raggi UV e dalle radiazioni blu-violette.
In genere, la nuance della lente non interferisce con la percezione del colore. Fanno eccezione le tinte dall’azzurro al viola, che potrebbero risultare meno vivide. Per contro, le lievi alterazioni riguardanti questi toni sarebbero alla base dell’effetto riposante nelle ore serali.
Occhiali blue light: quanta luce riescono a filtrare dai dispositivi a monitor?
In base alle prove effettuate prima dell’immissione sul mercato, questo genere di lenti riescono a bloccare i raggi blu in percentuali variabili tra il 20% e il 36.5%. I dati riguardano, in particolare, le aziende:
- Meller
- Rayban
- Omega Optix.
Protezione contro i raggi UV
Se il dispositivo è di ottima qualità, assicura un’adeguata schermatura dalle radiazioni solari. In particolare, protegge totalmente dai raggi UVA e UVB e, in parte, da quelli UVC. I materiali di cui sono composti le lenti (non polarizzate) hanno le stesse specifiche tecniche di quelli degli occhiali da sole, pertanto garantiscono le medesime prestazioni.
La soluzione all’astenopia per l’uso prolungato di dispositivi a schermo
Come già affermato, i produttori di occhiali contro la luce blu assicurano una buona protezione dal problema dell’affaticamento visivo. Ma al momento non sussistono studi che avvalorino tale affermazione.
Oculisti e ottici consigliano alle persone che usano il computer per una buona parte della giornata di adottare alcuni accorgimenti, per salvaguardare la salute dei loro occhi. Tra questi faranno la differenza un’adeguata illuminazione dell’ambiente di lavoro e una regolare routine nelle pause.
Breve riepilogo sugli occhiali anti luce blu
I migliori prodotti hanno lenti anti-graffio, filtrano raggi UV e luce blu in elevate percentuali, senza modificare in maniera significativa la percezione cromatica. Le altre componenti sono realizzate con materiali di prima scelta e con ottimi requisiti di comfort, che permettono di indossarli per diverse ore.
In sostanza, si tratta di un’ottima soluzione per risolvere il problema della stanchezza oculare, a patto di integrare il dispositivo con una corretta illuminazione e, in caso di prolungata permanenza davanti al computer, con frequenti pause.