Entrata in vigore la nuova etichette energetica, più chiara e rigorosa della vecchia

L’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile ha investito anche il settore degli elettrodomestici e in particolare ha rimescolato le carte nell’ambito della classificazione energetica di lavatrici, lavastoviglie e frigoriferi. Dal primo marzo 2021 è entrata in vigore una nuova etichettatura energetica degli elettrodomestici di più frequente utilizzo. I criteri per la valutazione dell’efficienza energetica sono stati messi a punto dal Parlamento Europeo e intendono ricalibrare e rendere più trasparente il consumo di energia degli apparecchi domestici. Trent’anni fa non esistevano le etichette energetiche, poi abbiamo familiarizzato con sigle come A++, A+, B ecc. Da settembre 2020 la nuova etichettatura ha affiancato quella vecchia; ora sarà obbligatorio esibirla per tutta una serie di elettrodomestici.
Elettrodomestici coinvolti dalla nuova classificazione
Siamo abituati a pensare che una lavatrice di classe A+++ sia efficientissima e ci faccia risparmiare sulla bolletta. Alcuni ignorano però che tra due prodotti di una stessa classe ci possono essere enormi differenze in termini di consumo energetico. Si è stabilito che soltanto alcune categorie di elettrodomestici saranno coinvolte nella riclassificazione. Si tratta dei dispositivi di più largo utilizzo e che maggiormente impattano sui consumi energetici. La nuova etichetta sarà obbligatoria per:
- televisori;
- lavatrici;
- monitor;
- lavastoviglie;
- lavasciuga;
- frigoriferi;
- congelatori;
- cantinette da vino;
- illuminazione a LED.
Calcolo della nuova classe energetica
A fine febbraio 2021 più del 90% dei prodotti rientrava nelle classi A+, A++ e A+++. I criteri in vigore dal primo marzo 2021 terranno conto di una serie di aspetti prima trascurati. Per esempio, la classe energetica di un frigorifero dipenderà anche dal numero e la qualità degli scomparti, oltre che dalla tecnologia di funzionamento. Sulla classificazione delle lavatrici inciderà in misura maggiore il test sul programma Eco 40-60, mentre sulla valutazione dei televisori influirà l’impiego della tecnologia HDR. La nuova etichetta energetica diventa più trasparente, rigorosa e precisa: andrà dalla classe A fino alla G. Aumentano le informazioni riportate sull’etichetta, che ora dovrà indicare il livello di rumorosità, i cicli di lavaggio ecc. Inquadrando il QRcode del prodotto, otterremo ulteriori informazioni accedendo al database europeo Eprel.
Riconversione impossibile
Non esiste un metodo univoco che permetta di convertire la vecchia etichetta elergetica in quella nuova. Nessuna tabella di conversione può essere compilata, perché i nuovi parametri di classificazione tengono conto di svariate informazioni tecniche. Tanto è vero che un gran numero di elettrodomestici A+++ sono finiti in classe D o B, oggi considerata una buona classe energetica. In classe A ci finiranno i prodotti in grado di sfruttare tecniche davvero innovative.
Impatto ambientale della nuova etichetta
Il nuovo sistema classificatorio stimolerà giocoforza la produzione di elettrodomestici a ridotto impatto ambientale. Sul medio e lungo periodo aumenterà l’uso di prodotti più efficienti e ciò dovrebbe portare, secondo le stime della Commissione Europea, a una significativa riduzione dei consumi entro il 2030. Nello specifico, le lavastoviglie ci faranno risparmiare 2,1 TWh di elettricità, mentre le lavatrici consumeranno 711 milioni di metri cubi d’acqua in meno.
Prodotti vendibili con la vecchia etichetta
Non tutti gli elettrodomestici hanno cambiato etichetta il primo marzo 2021: i produttori hanno potuto scegliere quali apparecchi con la vecchia etichetta vendere entro il 30 novembre 2021, data oltre la quale tutti gli elettrodomestici hanno dovuto adottare il nuovo sistema di classificazione energetica. Con una eccezione: le sorgenti luminosi a LED dovranno esibire la nuova etichetta a partire da settembre 2021.