Come si accede ai prestiti per le casalinghe?
Il dibattito sulla retribuzione delle casalinghe è aperto da decenni, perché si tratta di una categoria di
lavoratori che opera nella propria abitazione ogni giorno, ma la remunerazione non è mai stata resa
una normativa concreta.
Anche se è non è possibile ottenere indennità e stipendi e però disponibile un tipo di finanziamento
da parte di istituti di credito. Cerchiamo di approfondire procedure e requisiti per ottenere questi
prestiti.
Che cos'è un finanziamento per casalinghe?
È un prestito che la banca può concedere a persone che lavorano principalmente in casa, ma che
dispongono anche di un'entrata fissa di piccola entità, non facente parte di uno stipendio. Si tratta,
infatti, di prestiti e finanziamenti senza busta paga.
È un fenomeno che è cresciuto e ci sono attualmente molte proposte delle banche per questo tipo di
richiesta.
Perché una casalinga dovrebbe rivolgersi a un prestito?
Per far fronte alle spese correnti, che possono essere gli elettrodomestici nuovi, il dentista per i
bambini e tanti piccoli problemi in casa, tutte esigenze che possono apparire ogni giorno nella vita
domestica.
Sono cifre tutto sommato contenute e che possono essere rimborsate con rate di piccola entità,
oppure con delle mensilità più gravose, ma sempre affrontabili.
Le banche però richiedono garanzie sulla restituzione e piani di rimborso rateizzati.
Come si fa a ottenere un prestito?
Bisogna individuare la banca con il prodotto finanziario adatto alla propria categoria di
appartenenza, presentarsi in filiale con la documentazione necessaria ponendo la domanda di
credito, fornire la i dati e attendere che la banca prenda una decisione dopo una valutazione.
Quali sono i documenti e requisiti per ottenere un
finanziamento?
Il primo requisito è la presenza di una piccola retribuzione, ovverosia un lavoro in grado di offrire
un'entrata media mensile fissa e bisogna fornire la documentazione per dimostrare che ci sono le
possibilità di accedere al credito.
Il secondo requisito è non essere cattivi pagatori. Non bisogna avere cambiali in protesto e serve
una storia creditizia limpida, senza precedenti.
I documenti necessari sono codice fiscale, carta d'identità o equivalente, prova di un'entrata fissa da
attività part-time, estratto conto con presenze di accrediti a cadenza mensile a carico del
richiedente.
Possono occorrere anche il contratto di affitto di un immobile, un'abitazione di proprietà per
un'eventuale ipoteca e per rivalsa in caso di inadempimento, infine la presenza di un garante, se
non è possibile far fronte per qualche motivo alle rate.
Garante del prestito
La banca può richiedere questo tipo di soggetto. I loro consulenti analizzeranno il suo patrimonio, il
possesso di beni immobiliari o immobili e la posizione lavorativa.
Di solito è un membro della famiglia o un soggetto di fiducia, anche se in questo caso la banca
potrebbe non accettarlo. Il garante non serve per piccoli prestiti o nel caso di entrate fisse e lavori
part-time del richiedente.
Piani di rimborso del prestito
I piani rimborso per casalinghe sono flessibili ed è un prestito con altri fattori di rischio che di solito
non supera i €3000. Uno strumento tipico e il prestito revolving, cioè la banca mette a disposizione
una certa cifra al cliente e in caso di necessità il soggetto può richiedere una somma pari o inferiore
a quella disposizione con una carta revolving.
Altre soluzioni per i prestiti
In alcuni casi si possono usare società di intermediazione, cioè enti che mettono in contatto
investitori, di solito più di uno, con le persone che hanno bisogno di liquidità. La società funge da
arbitro e filtro, impedendo qualsiasi forma di dialogo tra i vari gruppi e gli investitori, per evitare
manovre illecite.