I consigli per scrivere una lettera di presentazione a prova di errori
Da qualche anno a questa parte, le aziende chiedono una lettera di presentazione ai candidati selezionati per un colloquio di lavoro. Un contenuto del genere introduce e integra il curriculum vitae, descrivendo attitudini, punti di forza e di debolezza, ambizioni, motivi per svolgere una determinata mansione e fare carriera.
Per conquistare gli esaminatori e avere più possibilità di inserimento nell’organico dell’impresa, è indispensabile che il documento risponda a determinati requisiti. Non deve contenere errori né risultare prolissa, ma garantire una comunicazione efficace, mostrare reale interesse per le opportunità di crescita e per il ruolo su cui si ripongono le proprie aspirazioni.
Lettera di presentazione, tutti i passi per scriverla nel modo giusto
Questo documento, decisivo in fase di selezione, deve rispecchiare il profilo reale del candidato. I dati riportati e l’impressione trasmessa agli esaminatori in fase di colloquio devono risultare coerenti, per aumentare le probabilità di ottenimento del tanto agognato incarico.
Ad ogni modo, prima di dedicarsi alla stesura del contenuto, è opportuno saperne di più sull’azienda. Conoscere il campo di competenza, il target di riferimento, la mission e gli obiettivi periodici permettono non solo di valutare se veramente vale a pena entrare nel team, ma anche di redigere una lettera ad hoc per quel brand.
Correttezza della grammatica e capacità di sintesi sono doti molto apprezzate da chiunque, indipendentemente dal settore. Attenzione, quindi: se uno scritto è troppo lungo difficilmente viene letto per intero, mentre uno troppo corto rischia di risultare incompleto. In entrambi i casi, l’eventualità che venga cestinato aumenta.
Ma veniamo a un altro punto importante: le lettere di presentazione non devono contenere una lista delle esperienze lavorative pregresse. Piuttosto, deve invogliare a leggere il CV e contenere informazioni quali:
- motivi per essere scelti
- aspirazioni riguardo la candidatura
- interesse verso le opportunità di carriera offerte dall’impresa
- modi in cui si può portare contributi significativi
- bilancio tra qualità e punti deboli.
Per invii tramite posta elettronica, la lettera va inserita nel corpo della e-mail e non trasmessa come allegato.
Struttura standard delle lettere da allegare al CV
Se i contenuti di un documento del genere dipendono dal bagaglio personale, la struttura può seguire uno schema ben definito, adatto alla quasi totalità dei contesti aziendali. In questo tipo di lettera è possibile distinguere 4 parti:
- intestazione
- introduzione
- corpo
- conclusione.
La prima sezione include i propri dati personali e quelli del destinatario, che saranno accompagnati da espressioni come: “Alla cortese attenzione di…” o locuzioni affini. Se non si riesce a risalire a nome e cognome dell’esaminatore, basterà semplicemente rivolgersi al responsabile delle risorse umane.
Nella seconda parte bisogna specificare per quale ruolo (o per quali posizioni, se sono più di una) si dà la propria disponibilità. Saranno utili dei brevi cenni sulle esperienze di studio, di lavoro, di stage, ma senza soffermarsi troppo: è meglio includerle nel curriculum e invitare a leggerlo.
Il corpo della lettera è il cuore dell’intero contenuto. Da qui deve trapelare il desiderio di far parte dell’impresa, ma anche i motivi per cui l’aspirante neo-assunto può rappresentare un valore aggiunto per quella mansione. Pertanto, far credere di essere interessati al posto per avere un’entrata fissa porterà ad essere esclusi dalle selezioni.
Quanto alla conclusione, infine, sarà utile ricordare brevemente le proprie potenzialità e rinnovare la propria disponibilità a un colloquio conoscitivo. E dal momento che un po’ di educazione non guasta, dovrebbe includere alcune parole di ringraziamento per il tempo dedicato alla lettura e, ovviamente, i saluti.